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Insufficienza renale, a Vicenza uno dei centri più moderni per la cura dei reni

Il Prof. Claudio Ronco, Direttore del Dipartimento di Nefrologia dell’Ospedale San Bortolo, ci parla di questa patologia

L’insufficienza renale è quella condizione in cui i reni non riescono più a svolgere la propria funzione, che consiste nella regolazione dell’equilibrio idrico e salino, nell’eliminazione di acidi e scorie dall’organismo e nella produzione di ormoni come l’eritropoietina. A parlarci di questa patologia, il Prof. Claudio Ronco, Direttore della Divisione di Nefrologia Dialisi e Trapianto Renale dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Laureatosi in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Padova, si specializza dapprima in Nefrologia Medica nella stessa università padovana e poi in Nefrologia Pediatrica, all’Università degli Studi di Napoli. Già Professore a contratto della Scuola di Specializzazione in Nefrologia Medica dell’Università di Padova e di Bologna, attualmente insegna nelle più prestigiose università del mondo fra cui Shanghai, Charlottesville e New York, dove è stato Full Professor of Medicine all’Albert Einstein College of Medicine. Nel 1999 e 2000 è stato Direttore del Laboratorio di Ricerca del Beth Israel Medical Center di New York e nel 2014, 2015 e 2016 la Johns Hopkins University negli USA, lo ha definito il ricercatore numero uno al mondo nell’ambito delle malattie renali e delle terapie extracorporee. È considerato un pioniere dell’emodialisi e dialisi peritoneale, nonché lo scopritore di terapie innovative per i pazienti acuti e per i pazienti affetti da patologie cardio renali. Fra queste, primo al mondo, il “Carpediem”, l’apparecchiatura per la dialisi dei neonati che in presenza di gravi patologie acute si dimostra una valida alternativa alla dialisi peritoneale. Le sue ricerche sono famose nel campo della medicina critica per aver proposto un particolare approccio multidisciplinare oggi chiamato nel mondo “Modello Vicenza”. Ha fondato l’International Renal Research Institute of Vicenza (IRRIV) in collaborazione con l’Associazione Amici del Rene di Vicenza, grazie al quale giungono in città medici da tutto il mondo per periodi di perfezionamento e specializzazione. Ha ottenuto numerosi premi scientifici internazionali, fra cui l’American Nephrology Award alla carriera, ha ottenuto la laurea honoris causa all’Università di Patrasso in Scienze Umane e Mediche ed è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana.

Prof. Ronco che cos’è l’insufficienza renale? Quando si manifesta e chi colpisce?

Si tratta di una situazione patologica che si viene a creare quando i reni di un individuo cessano o diminuiscono la loro funzione fisiologica. Pertanto, l’insufficienza renale è una vera e propria sindrome a tendenza progressiva con un complesso di sintomi caratteristici. Si manifesta di solito in conseguenza di malattie specifiche dei reni, ossia le nefriti, che sono delle infiammazioni su base spesso sconosciuta, ma anche in presenza di patologie di origine batterica o condizioni come l’ipertensione od il diabete. Gli anziani hanno una maggiore probabilità di soffrire di insufficienza renale, ma di fatto questa patologia può colpire tutte le età.

Come si guarisce?

Esistono due tipi di insufficienza renale, quella acuta e quella cronica. La prima insorge  improvvisamente ed è suscettibile di guarigione, se riconosciuta e trattata adeguatamente. La seconda invece, i cui sintomi si manifestano a volte solo tardivamente quando la malattia è già avanzata, ha effetti irreversibili. In linea generale, si può rallentare l’evoluzione di questa condizione ma, se essa giunge al suo stadio più avanzato, è necessario ricorrere alla dialisi o, se possibile, al  trapianto di rene. La dialisi, che consiste nel filtrare dal sangue acqua e sostanze di scarto del metabolismo, può essere di due tipi: extracorporea (emodialisi) ed intracorporea (peritoneale). La prima comporta il passaggio del sangue del paziente attraverso un sistema chiamato rene artificiale, che lo ripulisce nell’apposito filtro e lo restitui-
sce al paziente, purificato. La maggior parte dei pazienti necessita di tre sedute a settimana. Nella seconda invece, che può essere fatta anche a casa, la soluzione dializzante viene introdotta all’interno della cavità peritoneale grazie ad un catetere, in questo modo, si verifica uno scambio di soluti tra il sangue che percorre i capillari del peritoneo ed il liquido di dialisi contenuto nella cavità peritoneale. Trascorso un determinato periodo di tempo (circa 4-6 ore), il liquido che si è caricato di scorie, viene rimosso dalla cavità addominale. Nei casi più gravi si ricorre al trapianto di rene, che può essere prelevato da un donatore cadavere o da uno vivente. I pazienti trapiantati, con un’adeguata terapia farmacologica antirigetto, possono condurre una vita normale.

Come si sta muovendo la medicina in questo ambito?

Attualmente stiamo studiando nuovi farmaci e nuove tecnologie. In Italia in questo settore siamo all’avanguardia grazie ad un particolare polo industriale che è quello di Mirandola (MO), dove vengono sviluppate molte delle tecnologie utilizzate nel mondo. Un esempio può essere offerto dall’apparecchiatura miniaturizzata per i bambini neonati “Carpediem”, nata dalla collaborazione dell’International Renal Research Institute of Vicenza (IRRIV), Medica e Bellco part of Medtronic. C’è anche un libro che ho scritto su questo, e può valer la pena di leggerlo per capire quanto forte sia l’Italia in questo settore.

foto per ronco

Prof. Claudio Ronco

Dipartimento di Nefrologia Dialisi e Trapianto Renale Ospedale San Bortolo

V.le F. Rodolfi, 37 – 36100 Vicenza
Segreteria: 0444 753650
Fax: 0444 753973

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  1. Alla domanda “Come si sta muovendo la medicina in questo ambito?”, ma che risposta è? Non è stato detto nulla. Si è nominato solo il Carpe Diem (casualmente). L’ennesimo articolo autocelebrativo che non dice nulla su quello che lo staff di Vicenza sta facendo per queste malattie o per migliorare la vita dei pazienti in dialisi o trapiantati che per essere “normale” come la definisce il professore è necessario un approccio non indifferente del paziente!

  2. Buongiorno vorrei ho problemi di insufficienza renale

    1. Salve, contatti il medico ai riferimenti che trova nell’articolo, così che possa aiutarla. Le facciamo i nostri migliori auguri.

  3. Buonasera mi chiamo Gian Paolo Deriu, sono in dialisi dal 01 aprile 2015 , sono in lista per un trapianto presso l’ospedale Torvergata e l’Aquila, volevo sapere se è possibile lasciare L’Aquila, e mettersi in lista presso il vostro ospedale grazie.

    1. Buongiorno, le consigliamo di contattare direttamente il medico ai recapiti che trova nell’articolo. Auguri.

  4. da palermo a vicenza x avere assistenza su una patologia renale genetica,rene policistico,mi trovo benissimo…educazione e professionalità distinguono questo reparto…