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Tumori della pelle, nei e macchie: come riconoscerli

La D.ssa Colombo, Dermatologa di Milano, ci spiega come prevenirli e curarli

I tumori cutanei sono tra i più frequenti tumori nella popolazione. A dimostrarlo il fatto che complessivamente nel 2016 si sono registrati in Italia quasi 180 mila nuovi casi. A parlarcene, la D.ssa Delia Colombo, Dermatologa di Milano.

D.ssa Colombo, quali sono i tumori della pelle?

Ci sono vari tipi di tumori cutanei, i più frequenti vengono chiamati “non melanoma skin cancer”, cioè tumori non melanoma, prevalentemente maligni di cui i più comuni sono il carcinoma basocellulare ed il carcinoma spinocellulare.

Il primo è il tumore maligno più comune, contraibile a tutte l’età, ma prevalentemente in età avanzata. È pericoloso quando si trova in alcuni punti del viso, perché tende ad erodere i tessuti sottostanti ed a distruggere l’osso. In genere non è metastatizzante. Se il tumore dovesse comparire in persone giovani, probabilmente a seguito del fatto che il sistema immunitario non è stato in grado di uccidere le cellule tumorali maligne, diventerebbe un marker di altre patologie tumorali.

Lo spinalioma o carcinoma spinocellulare invece, è più pericoloso perché caratterizzato da notevole capacità metastatizzante. Bisogna intervenire subito ed in alcuni casi è necessario un ciclo di radioterapia o di chemioterapia. Questi due tumori maligni sono dovuti all’esposizione solare soprattutto nelle zone più soggette alla fotoesposizione, come il naso o la fronte. Motivo per il quale risulta necessario prendere il sole con le dovute precauzioni, proteggendosi con creme ed indumenti. Dagli ultimi studi condotti, sembrerebbe che i melanomi, tumori di cellule melanocitarie, nascano direttamente come melanoma, seppur l’aspetto sia molto simile ad un neo.

Cosa bisogna fare per tenerli sotto controllo?

E’ necessario sottoporsi almeno una volta all’anno ad una mappatura nevica, cioè ad un controllo di tutti i nei con dermatoscopio computerizzato, in modo da fotografare e conservare le immagini in dermatoscopia. Consigliamo inoltre al paziente di prestare sempre attenzione ai propri nei dato che lo specialista, durante la mappatura, vede lo stato di fatto dei nei stessi e quindi non l’evoluzione successiva. Le caratteristiche del singolo neo vengono descritte tramite la classificazione ABCDE dove A indica l’asimmetria; B i bordi, che possono essere frastagliati; C il colore, più o meno scuro e irregolare; D le dimensioni, maggiori sono e maggiore è il rischio; ed infine E l’evoluzione del neo.

In caso si sviluppino questi tipi di melanomi, come si può intervenire?

Se il dermatologo ritiene che un neo sia sospetto, una parte di esso viene asportato per sottoporlo ad un esame istologico per indagare circa la stadiazione e la profondità. Se la diagnosi è di melanoma, generalmente è necessario un secondo intervento più profondo. Necessario è anche il controllo del linfonodo sentinella per capire se c’è invasione metastatica dei linfonodi ed eventualmente procedere con la chemioterapia. Attualmente abbiamo a disposizione farmaci, come l’Ipilimumab, che hanno migliorato notevolmente la prognosi dei pazienti. Si tratta di anticorpi monoclonali che agiscono contro alcune particolari strutture della cellula melanocitaria.

Il melanoma risulta essere il tumore più maligno, ma anche il più visibile. Sembra che il sole possa peggiorare, fino al 75%, l’incidenza dei melanomi. L’azione della luce solare risulta comunque un po’ controversa. Infatti è necessario ricordare che il sole, aumenta il rilascio di vitamina D, importante per le ossa, ma soprattutto potente antitumorale. Rimane comunque necessario non scottarsi. Si consiglia a tal fine, oltre il classico utilizzo di creme protettive e tutti i presidi esistenti, di seguire l’orario solare ed ottenere un’abbronzatura graduale che è il miglior sistema di prevenzione nei confronti delle alterazioni del DNA causate dal sole.

Riguardo la prevenzione?

La prevenzione è legata all’attenzione nei confronti dell’esposizione al sole. Inoltre l’utilizzo dei dermatoscopi, che grazie a lenti sui 40/50 X e luce polarizzata particolare, permettono di vedere i primi strati cellulari, migliorando tantissimo la capacità del dermatologo di scoprire eventuali alterazioni maligne. Si consiglia quindi di sottoporsi regolarmente ad un controllo annuale dei nei, preferibilmente da un professionista dermatologo che utilizza la dermatoscopia.

Foto Dott.ssa Colombo

Dott. Delia Colombo

Studio di Dermatologia Clinica ed Estetica

Via Livigno, 6 – 20158 Milano
Centralino: 02 6883804 Fax: 02 92879923
studio.deliacolombo@gmail.com

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