Ce lo spiega il professor Maurizio Versino, neurologo di Humanitas Mater Domini e dei Centri Medici Humanitas Medical Care.
L’emicrania è una patologia comune caratterizzata da un forte dolore alla testa che persiste per alcune ore o giorni, se non trattato, con grande impatto sulla qualità di vita. Spesso, alcuni sintomi non “dolorosi” precedono l’insorgenza dell’attacco. Ma da cosa è causata e come si presenta esattamente l’emicrania?
Come riconoscere un attacco di emicrania?
Durante un attacco di emicrania, il sintomo principale è la cefalea, ovvero un dolore che colpisce la testa, che può essere preceduto da diverse fasi. È possibile che i primi sintomi si manifestino diverse ore prima dell’attacco effettivo, con sensazioni di stanchezza e malessere generalizzati, irritabilità, sonnolenza e tendenza a sbadigliare. Il dolore inizia in modo graduale; tipicamente, ma non necessariamente, è di tipo pulsante (“il cuore batte in testa”); la sua intensità è tale da interferire o, addirittura, impedire lo svolgimento delle attività quotidiane.
La durata dell’attacco può variare da 4 a 72 ore e, di nuovo, tipicamente, ma non necessariamente, interessa “metà testa”, da cui la denominazione di emi-crania. Spesso si localizza nella zona delle tempie e degli occhi, ma può coinvolgere anche la regione della nuca o la cervicale, il che può erroneamente far attribuire il problema a problemi cervicali. L’emicrania si presenta con maggior frequenza nel sesso femminile, spesso insorgendo per la prima volta con l’inizio del ciclo mestruale.
Infine il dolore è peggiorato dal movimento: durante l’attacco, aspettando che l’antidolorifico faccia effetto, le persone preferiscono stare ferme.
Oltre al dolore, quali sono i sintomi dell’emicrania?
Uno dei sintomi di accompagnamento è la nausea che può arrivare, seppur raramente, fino al vomito. Occorre ricordare che è l’emicrania a scatenare i sintomi gastrici e non il contrario.
Durante l’attacco emicranico il paziente manifesta un’“ipersensibilità”, caratterizzata da fastidio a luce, rumori e odori.
In alcune persone, la cefalea è preceduta da sintomi non dolorosi che sono chiamati “aura”: più spesso si tratta di sintomi visivi quali non vedere o vedere delle luci in una parte del campo visivo, ma anche una alterazione della sensibilità in una parte del corpo o una difficoltà nel parlare. Questi sintomi possono durare dai 5 ai 60 minuti, sono fortunatamente reversibili, e sono seguiti dalla cefalea entro 60 minuti dalla loro fine.
Infine, il mal di testa può essere seguito da una sensazione di malessere generale.
Quali sono i fattori che scatenano l’emicrania?
In generale si può dire che gli emicranici non amano i cambiamenti di ritmo. Nelle diverse persone questo può manifestarsi come attacchi indotti dalla carenza o dall’eccesso di sonno, di cibo, di stress. Alcuni cibi possono fungere da fattore scatenante. Nelle donne tipicamente l’emicrania risente delle variazioni ormonali.
Dato che si tratta di una patologia complessa e grave, è necessaria una valutazione accurata da parte di uno specialista per una diagnosi corretta; solo in questo modo sarà possibile seguire un trattamento mirato e personalizzato. La tempestività è fondamentale per evitare che la condizione diventi cronica e per impostare la corretta terapia farmacologica per il sollievo dal dolore durante gli attacchi acuti.