Nel 2023 l’American Medical Association (AMA) – CMS ha assegnato un codice CPT per il rimborso della valutazione ossea tramite la tecnologia REMS, ufficialmente applicabile già da gennaio 2024.
Questo importante traguardo è arrivato dopo un lungo processo e una rigorosa valutazione da parte di AMA/CMS e faciliterà la diffusione della tecnologia REMS anche negli Stati Uniti d’America dove è presente la filiale Echolight Medical Corp: ancora oggi più del 90% delle persone che subiscono una frattura ossea non si sottopongono mai a un test osseo e scoprono la propria fragilità ossea attraverso la stessa frattura. Attualmente, l’osteoporosi rimane una patologia diagnosticata tardivamente e sotto-diagnosticata, senza sintomi evidenti, che ha un impatto insostenibile sulla qualità di vita dei pazienti (con un’aspettativa di vita molto bassa per i pazienti anziani fragili) e sui sistemi sanitari mondiali.
La tecnologia REMS consentirà la diagnosi precoce dell’osteoporosi, il monitoraggio a breve termine del paziente e la riduzione delle fratture, fornendo una valutazione del rischio di frattura non invasiva e non ionizzante, per un’azione immediata in termini di prevenzione e cura.
«Il recente codice CPT assegnato a REMS è un ulteriore passo verso la diffusione con successo della nostra tecnologia, anche negli Stati Uniti – spiega Sergio Casciaro, CEO di Echolight – supportando gli operatori sanitari nel fornire valutazioni ossee innovative tramite la tecnologia REMS, che rappresenta oggi la diagnosi più personalizzata e accessibile a tutti, per una reale prevenzione delle fratture ossee».
Il codice CPT assegnato è “0815T” ed è riconosciuto come «Ultrasound-based Radiofrequency Ultrasound Multispectometry (REMS), bone-density study and fracture-risk assessment, 1 or more sites, hips, pelvis, or spine», per lo studio della densità ossea e la valutazione del rischio di frattura, attraverso il monitoraggio del femore prossimale e delle vertebre lombari. La popolazione americana potrà usufruire dell’esame diagnostico REMS per oltre seicento patologie, elencate nelle polizze di copertura Medicare, per le quali è previsto uno studio della densità ossea.
La tecnologia ultrasonografica REMS è altamente precisa e capace di riconoscere ed escludere automaticamente gli artefatti (protesi, frattura, calcificazioni, osteofiti, ecc.), al contrario della tecnica DXA, per la quale l’esclusione dei suddetti artefatti non avviene in modo automatico e quindi l’errore umano può alterarne il risultato, facendo apparire il paziente più sano di quanto sia realmente. L’assenza di radiazioni ionizzanti permette, inoltre, di intervenire sulla popolazione fragile, come i pazienti allettati, le donne incinta, i pazienti oncologici, ecc. Grazie alla tecnologia REMS è consentita la ripetibilità dell’esame a distanza ravvicinata. La trasportabilità dell’apparecchio che la implementa, consente di effettuare l’esame con estrema semplicità non solo in ambienti clinici ospedalieri ma anche a domicilio del paziente.