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TUMORI STROMALI GASTROINTESTINALI E FARMACI BIOLOGICI INTELLIGENTI: UN’ALLEANZA VIRTUOSA A BENEFICIO DEI PAZIENTI

I GIST (dall’inglese GastroIntestinal Stromal Tumors) fanno parte dei cosiddetti sarcomi dei tessuti molli.  Un approfondimento con Maria Abbondanza Pantaleo, Prof.ssa in Oncologia Medica, Università di Bologna, IRCSS Policlinico Sant’Orsola Malpighi, Bologna.

Professoressa Pantaleo quali sono le caratteristiche identificative principali di questa patologia?

I GIST si localizzano a livello del tratto gastroenterico (da esofago a retto) e appartengono alla famiglia di sarcomi, ovvero dei tumori rari (ovvero con un’ incidenza di 6 casi su 100000 abitanti); raro non significa sconosciuto, infatti grazie all’innovazione di tecniche diagnostiche affinate nel tempo, abbiamo una serie di parametri di tipo immuno-istochimico o molecolare che ci permettono di fare una diagnosi corretta dei Gist. Da un punto di vista epidemiologico il profilo del potenziale paziente è trasversale per età e sesso o aree geografiche. L’evento carcinogenico scatenante, che causa lo sviluppo della malattia nella maggior parte dei GIST  è la presenza di una mutazione nel gene c-KIT (circa il 75% dei casi)e PDGFR-α (circa il 10% dei casi), due proto-oncogeni che codificano per la proteina di membrana KIT, un recettore tyrosin-kinasico.

Quali sono i sintomi che accompagnano lo sviluppo dei GIST?

I Gist sono perlopiù asintomatici nella fase di insorgenza e anche nella prima fase di sviluppo presentano sintomi aspecifici come sanguinamento o stanchezza. Nella fase avanzata, ovvero quando il tumore inizia a raggiungere grandi dimensioni, il sintomo principale è dato proprio dall’effetto massa. Questa è la ragione per cui risulta molto difficile diagnosticarlo in fase precoce e ancor più in fase preventiva, tant’è che non esiste ad oggi un esame di prevenzione specifico.

Quali  sono le terapie ad oggi disponibili?

La terapia primaria per eccellenza è la chirurgia. Nei casi in cui il tumore non risulti operabile oppure si presenti già in fase metastatica la terapia cardine è rappresentata da farmaci intelligenti, ovvero inibitori tirosinchinasici: il primo principio attivo che ha rivoluzionato la terapia dei Gist è Imatinib, che permette di raggiungere una risposta nell’80 per cento circa dei pazienti che lo assumono. Questa terapia risulta molto efficace e può essere assunta anche a casa, per via orale, senza bisogno di ricovero in ospedale. Imatinib può essere anche utilizzato nei casi di recidiva o dopo la chirurgia come trattamento adiuvante. Nei casi in cui il paziente dovesse nel tempo sviluppare una resistenza al farmaco, conseguenza dello  sviluppo di altre mutazioni che insorgono, esistono oggi, altri tre farmaci a bersaglio molecolare specifico,  Sunitinib, Regorafrenib e Ripretinib, che hanno il vantaggio di operare a livello molto specifico e di ridurre quindi la tossicità a carico del paziente. Questi farmaci sono già disponibili e rimborsabili dal SSN.

Quali prospettive future per il trattamento di questi sarcomi?

L’obiettivo della ricerca riguarda i pazienti con Gist che sviluppano mutazioni secondarie: la sfida consiste nell’identificare  a monte la mutazione in modo da selezionare subito il trattamento adeguato sulla base del tipo di mutazione in maniera selezionata. E’ in corso uno studio mondiale (Insight), a cui partecipano anche alcuni Centri di eccellenza italiani, che permette di identificare i pazienti grazie ad un esame di biopsia liquida che identifica  le mutazioni resistenti a Imatinib e stratifica le popolazione sulla base della mutazione. Questo consentirebbe, portando i risultati dello studio nella pratica clinica, di ridurre l’assunzione di farmaci inefficaci e ridurre i tempi di trattamento. Nell’ambito del trattamento dei tumori rari in Italia e in Europa svolge un importante ruolo anche ERN-Euracan (European Reference Networks for rare diseases) una rete virtuale istituita dalla Comunità Europea che coinvolge Centri di assistenza sanitaria in tutta Europa per favorire la discussione sulle condizioni di tumori rari o complessi che richiedono cure altamente specializzate e conoscenze e risorse concentrate e condivise.

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