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Sanità e Benessere Focus n°27

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Troppa prudenza o troppo coraggio? Esiste una via media

di Pierpaolo Sileri

Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute

La campagna vaccinale nelle ultime settimane ha avuto un’accelerazione importante, in linea con le attese: avevamo ipotizzato di raggiungere le 500 mila dosi giornaliere entro la fine di aprile, coerentemente con le forniture di vaccini stimate e l’obiettivo è stato centrato. Le fasce di popolazione più anziana sono sempre più protette, insieme ai soggetti fragili, agli ospiti delle RSA, al personale sanitario e questo è fondamentale per contenere gli esiti più severi dell’infezione da SARS-CoV2 e quindi salvare vite. Il target attuale sarà incrementato grazie all’arrivo di ulteriori dosi di vaccino e per l’inizio dell’estate gli italiani che intendano vaccinarsi avranno ricevuto almeno la prima dose.

Potremo quindi osservare lo stesso scenario che sta vivendo adesso il Regno Unito e contestualmente procedere ad ulteriori riaperture. Poco a poco ci riapproprieremo della nostra vita: dalle cene al chiuso, agli eventi sportivi, riacquistiamo maggiore libertà. Servirà però del tempo per mettere in assoluta sicurezza l’Italia e il mondo intero: anche con i tre quarti degli italiani vaccinati, infatti, non potremo dirci fuori dalla pandemia se gli altri Paesi più popolosi e con meno risorse non raggiungeranno i medesimi risultati.

Qualche tempo fa dicevo che siamo all’alba di un nuovo giorno e ora in effetti iniziamo a vedere la luce dopo mesi bui in cui tutti gli italiani hanno dimostrato un eccezionale senso di responsabilità e collettività. Adesso possiamo gradualmente riaprire in sicurezza, nel giusto bilanciamento tra prudenza e coraggio. Adesso possiamo essere più ottimisti: anche la scoperta di nuove varianti non deve generare allarmismo eccessivo, perché non tutte infatti si rilevano più aggressive e letali.

L’Italia a e il mondo, a diverse velocità, stanno ripartendo e la vaccinazione è la leva che ha inserito questa inversione di rotta.

Ora potranno riprendere respiro tutte le attività che hanno osservato con rispetto e pazienza le chiusure imposte dalla situazione epidemiologica dei diversi territori, seguendo regole certe e soprattutto facendole mantenere con rigore.

Il pass nazionale, che ha anticipato di qualche settimana quello che sarà adottato a livello europeo, è una delle chiavi per consentire la libera circolazione delle persone con accortezza: l’avvenuta completa vaccinazione, l’attestata guarigione dalla malattia, o l’esito negativo di un test saranno il “lasciapassare” per tornare a viaggiare, a celebrare eventi, a rivivere la socialità in sicurezza. Dovremo continuare a convivere ancora con il virus e a osservare le misure di contenimento del contagio, ma stiamo lavorando tutti – Governo, Regioni, la struttura del Commissario Straordinario all’Emergenza – per un’estate con meno restrizioni.

Sgravare le terapie intensive e le aree non critiche degli ospedali, poi, è cruciale per riprendere tutta quella “sanità sospesa” che il COVID ha purtroppo comportato. I numeri parlano chiaro: oltre 20 milioni di indagini strumentali e due milioni di interventi chirurgici saltati, che purtroppo rischiano di tradursi in diagnosi mancate o intempestive e quindi in altrettante complicanze e decorsi difficili. Gli interventi chirurgici programmati sono stati tagliati del 50% almeno: il recupero delle liste d’attesa è un aspetto dove far convergere tutte le energie fra ospedale e territorio, in una collaborazione proficua e continua per rintracciare e prendere in carico il paziente recuperando il tempo perso.

La sanità digitale sarà il binario su cui incardinare una migliore assistenza territoriale e domiciliare per far sì che la casa sia davvero il primo luogo di cura: in questo scenario tutti i soggetti deputati all’assistenza del paziente dovranno trovare il loro ruolo in un ingranaggio funzionale che parta dalle cure primarie e dalla prevenzione, fino a supportarlo in ogni sua esigenza di salute.

Non dimentichiamo che l’Italia può contare su una rete di ricerca di eccellenza, pubblica e privata, e che anche dalle partnership virtuose in questo campo possono maturare progetti e soluzioni innovative e flessibili. Nel comune imprescindibile intento della tutela della salute, che il nostro invidiabile Servizio Sanitario Nazionale garantisce ogni giorno grazie all’incessante impegno di chi lo anima e rappresenta con dedizione e altruismo.

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