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Sanità e Benessere Focus n°43

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L’obiettivo della sanità non deve essere solo la guarigione
ma anche e, soprattutto, la prevenzione, in un’ottica di one
health

a cura di Marco Alparone*

La pandemia è quasi alle spalle. Il COVID-19 ha profondamente cambiato abitudini, sia lavorative che della vita privata, e ci ha fatto capire quanto il connubio salute-benessere rappresenti un perno centrale non solo per l’individuo ma per tutta la collettività. Cresce sempre più la necessità di un’impronta sanitaria che non deve avere come unico obiettivo la guarigione ma anche e, soprattutto, la prevenzione, in un’ottica di One Health. In questo percorso, si inseriscono le sfide del PNRR e della Riforma Lombarda. L’Europa sta già lavorando in questo senso con HaDEA (l’Agenzia esecutiva per la salute e il digitale) che ha come scopo quello di ricostruire un’Europa post-covid più green, digital, resiliente e adatta alle sfide attuali e future. L’ente gestirà circa 20 miliardi di euro nell’arco dei sette anni del QFP 2021-2027. Le professionalità di medici, infermieri, farmacisti, assistenti sociali, psicologi e molti altri specialisti oggi hanno l’opportunità di evolvere, in un contesto dove la digitalizzazione non è il fine, ma è lo strumento che avvicina alla persona. Tra la seconda metà del Novecento e i primi decenni dell’attuale secolo, nei Paesi a maggiore sviluppo economico la scienza e la medicina hanno focalizzato la loro attenzione sullo studio e sulla cura delle patologie cronico degenerative e sui programmi di prevenzione primaria e secondaria relativi alle stesse. Contrariamente, è calato l’interesse verso le patologie ad eziologia infettiva, ritenendo che fossero propri dei Paesi a low and middle income. Ma il cambiamento climatico, il surriscaldamento del pianeta e la distruzione dell’ambiente sono state tra le principali cause che hanno fatto rifiorire questo tipo di patologie. Secondo un recente rapporto, la Banca Mondiale ha sottolineato che entro il 2050, in assenza di interventi, i germi multiresistenti causeranno un danno economico paragonabile a quello della crisi finanziaria del 2008. Numeri che rimettono al centro la lotta alle malattie infettive, uno dei pilastri fondamentali dei prossimi anni. Per questo motivo, Regione Lombardia ha istituito l’Agenzia per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie Infettive con sede presso l’Ospedale “Sacco” di Milano. Sono quattro le ragioni che hanno portato all’identificazione del “Sacco” come sede dell’Agenzia: disponibilità di spazi; presenza dell’università (la struttura dal 1974 è una sede del corso di laurea di Medicina e chirurgia della Statale di Milano); già sede nazionale di riferimento per l’Italia Centro Nord per le emergenze infettivologiche dal 2003; presenza di una struttura di supporto alla ricerca clinica (con una consolidata esperienza di attività di ricerca clinica in fase II-IV di cui gli studi clinici sui farmaci antiretrovirali e antimicrobici sono una componente rilevante). Medicina è prima di tutto attenzione alla persona e al suo bisogno, alla sua comprensione e allo sviluppo di un’empatia che solo la relazione umana può alimentare.
*Consigliere Regione Lombardia

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