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Sanità e Benessere Focus n°47

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Intelligenza artificiale e innovazione in sanità.
Un futuro con la persona al centro

Prof. Orazio Schillaci, Ministro della Salute

Viviamo in un’epoca in cui si sovrappongono enormi cambiamenti indotti, soprattutto, dai rapidi progressi tecnologici e scientifici che stanno rivoluzionando ogni branca del sapere e ogni ambito dell’esistenza.

In questo scenario, le nuove tecnologie offrono opportunità straordinarie nel campo della cura, dell’assistenza, della programmazione e della prevenzione.

Abbiamo l’occasione di dar vita alla sanità del futuro, rafforzando i principi di universalità, equità e uguaglianza sui cui si fonda il Servizio Sanitario Nazionale. Con tale consapevolezza, stiamo investendo nell’innovazione tecnologica del SSN per migliorare, anche grazie alle risorse del PNRR, la risposta ai bisogni di salute della popolazione.

La tecnologia è in grado di abbattere le distanze e questa capacità può rivelarsi strategica per avvicinare i servizi sanitari alle persone, ovunque si trovino. Penso in particolare alla telemedicina, strumento essenziale per rafforzare la sanità di prossimità incentrata sulla cura a domicilio e sull’assistenza territoriale. L’Italia si è posta all’avanguardia con il progetto avviato per realizzare la Piattaforma nazionale di Telemedicina. E a oggi tutte le Regioni hanno presentato, entro il 31 dicembre 2023, almeno un progetto di telemedicina come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Inoltre, con la rimodulazione del PNRR abbiamo incrementato di 500 milioni di euro le risorse per la Telemedicina portando a 300mila gli assistiti entro il termine del 2025, 100mila in più rispetto all’obiettivo iniziale.

Il Nuovo Fascicolo sanitario elettronico rappresenta, poi, un significativo passo avanti nella digitalizzazione dei dati sanitari e verso una visione della sanità in cui l’innovazione contribuisce anche al superamento delle disuguaglianze.

Nella sanità del terzo millennio le nuove tecnologie faranno da driver alla medicina predittiva, alla medicina di precisione e alla medicina di genere, facilitando l’incontro tra discipline diverse e dando impulso ad un approccio medico orientato alla personalizzazione, alla qualità e all’accuratezza.
L’intelligenza artificiale ha segnato l’avvio di una nuova era dello sviluppo tecnologico e aperto prospettive inedite anche nel campo della salute, dove sta mostrando innumerevoli potenzialità e applicazioni: sviluppo di nuovi farmaci, sistemi per la diagnosi precoce delle malattie, messa a punto di terapie mirate per la cura di patologie complesse, contrasto all’antimicrobico resistenza.
Così le nuove tecnologie si integrano nel flusso di lavoro dei professionisti sanitari che sono chiamati ad acquisire competenze specifiche per governare questi mutamenti restando, sempre, al centro dei processi decisionali. In nessun caso, infatti, deve venir meno quell’alleanza medico-paziente imprescindibile in una relazione di cura che guardi alla persona, e non alla malattia, per una presa in carico appropriata e globale.
Non dimentichiamo che al centro di tutto c’è la persona. È questo il principio che deve guidare anche il nostro rapporto con l’intelligenza artificiale affinché sia a beneficio di tutti, non accresca le disparità ma sia a supporto e non in sostituzione delle capacità umane.
Coniugare innovazione e umanità è una delle sfide cruciali del nostro tempo.

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