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Sanità e Benessere Focus n°45

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IDI: tutto sulla nostra pelle

A cura del Prof. Paolo Marchetti*

L’Istituto Dermopatico Italiano (IDI) si struttura come un un Centro di Cura e
Ricovero a carattere Scientifico interamente dedicato alla Dermatologia. La
prima domanda che ci si potrebbe porre è se, nel quadro generale del Sistema
Sanitario, ha senso immaginare e strutturare un IRCCS monotematico: la
risposta è orgogliosamente sì. La cute ricopre tutto il nostro corpo e non è solo
un rivestimento, ma un organo vero e proprio che svolge un ruolo
fondamentale nell’omeostasi, nella protezione degli organi interni, come
rilevatore di segnali esterni (che giungono al corpo tramite una serie di
mediatori) e riflette come uno specchio la nostra salute semplicemente
attraverso colore, elasticità o presenza di alterazioni. Tuttavia la pelle può
essere anche sede di numerose malattie: patologie oncologiche,
immunomediate o degenerative, che spesso sono anche la spia di altre
problematiche più complesse e profonde. Ecco perché si rende necessario
dover coniugare, in fase di diagnosi, competenze multidisciplinari spesso molto
diverse tra loro: in IDI la contaminazione di sapere (dermatologi, allergologi,
reumatologi, immunologi, oncologi, radiologi, medici di laboratorio, biologi
molecolari,…) permette di affrontare anche i casi più complessi e fornire cure
quanto più efficaci possibili, che non si limitino a trattare le patologie cutanee
con sintomatici che spesso non risolvono il problema perché si limitano a d
un’azione sugli effetti manifesti, ma con trattamenti sistemico che agiscano
sulle cause scatenanti.
Va considerata un’altra questione non secondaria: un’offerta diagnostico
terapeutica integrata necessita strutture di alto livello. Attualmente l’Istituto,
grazie alla gestione della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione,
ha improntato piani di sviluppo integrati in tutte le aree tematiche, aumentato
notevolmente la qualità di attrezzature per la diagnostica strutturale e
morfologica e soprattutto consentito il potenziamento della ricerca clinica di
base o traslazionale, (che prevede la condivisone di informazioni, confronti e
approfondimenti con molti altri prestigiosi laboratori di ricerca) grazie ad un
bando interno che ha individuato i clinici che volessero approfondire questo
ambito sollevandoli da parte dall’attività clinica quotidiana. Concertare e
coniugare la ricerca e la clinica vuole essere uno degli obbiettivi principali
dell’Istituto perché elemento fondamentale per lo sviluppo e innovazione di un
IRSS e per il benessere reale del paziente che si sottopone a studi clinici.
Un altro grande risultato è stata la realizzazione di un Skin Cancer Center
grazie ad un’iniziativa finanziata dalla Fondazione Terzo Pilastro. All’interno
dell’Istituto è stato costruito un Centro dedicato al trattamento dei tumori
cutanei, non solo per il melanoma (come in molti Ospedali e Centri di ricerca)
ma anche tutte le altre neoplasie cutanee, che condividono gran parte delle
noxae patogene (cause scatenanti) di tutte queste patologie. All’interno di
questo progetto si attiverà nei prossimi mesi anche la “Casa del Microbiota”,
una struttura di ricerca ed assistenziale capace di riconoscere, misurare e
correggere le tante alterazioni dei miliardi di microrganismi che vivono con noi
e ci garantiscono uno stato di benessere e salute. Infine, la creazione di un
data-lakehouse, una grande struttura in grado di raccogliere tutte le
informazioni di un singolo paziente rappresenta la premessa per ulteriori e

significativi progressi dell’IDI-IRCCS nel campo dei big-data. Dal punto di vista
del cittadino, solo la presenza di una struttura integrata consente di ottenere
un servizio efficace ed efficiente, capace di affrontare con i migliori risultati
possibili le esigenze del paziente e della sua famiglia.

*Direttore Scientifico IDI di Roma, Ordinario di Oncologia all’Università La
Sapienza di Roma

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