La nuova ricerca ha mostrato come i cambiamenti molecolari all’interno del polmone che si verificano durante l’invecchiamento possono agevolare la crescita di questi tumori secondari. Il team di studiosi ha scoperto che la proteina PDGF-C, che è presente nel polmone, svolge un ruolo chiave nell’influenzare se le cellule del cancro al seno inattive rimangono addormentate o si “svegliano”.Hanno scoperto che se il livello di PDGF-C aumenta, il che è più probabile in un polmone che invecchia o quando il suo tessuto viene danneggiato, le cellule tumorali dormienti possono attivarsi e svilupparsi in un cancro al seno secondario. I ricercatori hanno quindi valutato se il blocco dell’attività del PDGF-C potesse aiutare a prevenire il “risveglio” di queste cellule e la crescita di tumori secondari. Lavorando con topi con tumori ER+, i ricercatori del Breast Cancer Now Toby Robins Research Center presso l’Institute of Cancer Research hanno preso di mira l’attività del PDGF-C con un bloccante esistente della crescita del cancro chiamato imatinib, che è attualmente utilizzato per trattare i pazienti con leucemia mieloide cronica. I topi sono stati trattati con il farmaco sia prima che dopo lo sviluppo dei tumori. Per entrambi i gruppi, la crescita del cancro nel polmone è stata significativamente ridotta.

La dottoressa Frances Turrell, borsista di formazione post-dottorato presso la Divisione di ricerca sul cancro al seno presso l’Institute of Cancer Research, ha dichiarato: “Le cellule tumorali possono sopravvivere in organi distanti per decenni nascondendosi in uno stato dormiente. Abbiamo scoperto come l’invecchiamento del tessuto polmonare può far sì che queste cellule tumorali si ‘risveglino’ e si sviluppino in tumori, e abbiamo scoperto una potenziale strategia per ‘disinnescare’ queste bombe a orologeria”. La professoressa Clare Isacke, docente di Biologia Cellulare Molecolare presso l’Institute of Cancer Research, ha aggiunto: “Questo è un entusiasmante passo avanti nella nostra comprensione del cancro al seno avanzato e di come e perché le cellule del cancro al seno formano tumori secondari nei polmoni. Ora dobbiamo individuare quando si verificano questi cambiamenti legati all’età e in che modo variano da persona a persona, in modo da poter creare strategie di trattamento mirateche impediscano il ‘risveglio’ delle cellule tumorali”.