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Le tante sfaccettature del Dipartimento di Medicina Molecolare di Padova

Il Prof. Palù ci guida alla scoperta di questo importante Centro e dell’annessa struttura di Microbiologia e Virologia che dirige

Nel Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli Studi di Padova si compenetrano scienza di base e scienza clinica, oltre a diversificate competenze interdisciplinari. Questa visione si fonda sull’istanza culturale di far convergere aree del sapere scientifico che, pur nate in contesti diversi, confluiscono nella loro applicazione nello studio delle basi molecolari di processi di interesse della medicina. Uno dei fondatori e dei più strenui sostenitori di questo modello è il Prof. Giorgio Palù, che è stato il direttore del DMM stesso dalla sua costituzione fino allo scorso anno. Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia nella stessa Università padovana, è direttore dell’Unità Operativa Complessa di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Dopo la laurea si abilita all’esercizio della professione medica negli Stati Uniti, specializzandosi successivamente in Oncologia ed in Patologia Generale. Nella sua carriera vanta numerosi incarichi, a Parma e Trieste come medico interno e come Post Doctoral Fellow e Research Associate all’Istituto Tumori Jules Bordet dell’Université Libre di Bruxelles, al Chester Beatty Research Institute-Royal Marsden Hospital, Royal Cancer Institute alla London University e al Department of Pharmacology alla Yale University. Cofondatore del Centro di Ricerche Interdipartimentale sulle Biotecnologie Innovative dell’Università di Padova, è direttore del “polo padovano” del Laboratorio Regionale per le cellule staminali e la terapia cellulare e genica, Adjunct Professor of Neurosciences alla Temple University di Philadelphia e presidente della European Society for Virology.

 

Prof. Palù, ci parli del Dipartimento di Medicina Molecolare. Qual è la sua mission?

Il DMM riassume competenze tra loro coerenti di biochimica, biofisica, microbiologia, virologia, biologia molecolare e cellulare, fisiologia, genetica ed epidemiologia forense, infettivologia, chemioterapia, medicina interna, gastroenterologia, bioetica. Il Dipartimento sfrutta le moderne piattaforme di bio-nanotecnologie, tecnologie “omiche”, di imaging ed informatiche, nei campi di ricerca che comprendono la biologia dei tumori, la biologia delle cellule staminali, le infezioni e l’immunità, le nuove terapie farmacologiche, molecolari e geniche delle malattie infettive, degenerative, neoplastiche e genetiche. Si interessa non solo del sapere del progresso medico-scientifico, ma anche delle ricadute, in ambito clinico, sociologico e filosofico, delle scoperte scientifiche e delle nuove frontiere delle terapie molecolari avanzate. L’attività didattico-formativa del Dipartimento si estende su un numero sostanziale di Corsi di Medicina e Chirurgia e delle Professioni Sanitarie, nonché su Scuole di Specializzazione. È inoltre dotato di strutture assistenziali, in particolare la Unità Operativa Complessa di Microbiologia e Virologia di cui sono direttore, che è Centro di Riferimento Regionale della Genofenotipizzazione ed epidemiologia molecolare degli agenti da infezione per la diagnostica microbiologica e virale, e la Medicina Generale, sede della prima cattedra italiana di Medicina di Genere, diretta dalla Prof.ssa Giovannella Baggio.

 

Quali sono le principali linee di ricerca in ambito infettivologico portate avanti dalla U.O.C. che dirige?

Analisi dei meccanismi di silenziamento dell’espressione genica di HIV e della latenza di herpes virus; indagini orientate all’approfondimento a livello ultrastrutturale delle interazioni molecolari alla base del funzionamento dei complessi replicativi di virus; studi di biologia cellulare, indirizzati alla comprensione dell’interazione virus-cellula ospite; sviluppo di una piattaforma tecnologica per la produzione di vaccini contro flavi ed alfa virus; studi di patogenesi incentrati sul Mycobacterium tuberculosis; studio del microbioma e del viroma di vari distretti corporei e della loro rilevanza nel favorire/reprimere reazioni infiammatorie-immunitarie che sono causa di specifiche patologie umane e sviluppo di vettori virali da utilizzare in approcci di terapia genica e di terapia immuno-virolitica di malattie neoplastiche, genetiche, infettive e degenerative. Alcuni studi di terapia genica sono stati pioneristici nell’approccio al trattamento del glioblastoma multiforme, al carcinoma anaplastico della tiroide e dell’AIDS. Più recentemente, utilizzando cellule staminali pluripotenti indotte e ricombinanti in grado di produrre e di attivare il “genome editing”, la nostra struttura è impegnata nelle terapie innovative di malattie monogeniche ereditarie e nei nuovi approcci di medicina rigenerativa dopo correzione di cellule autologhe di pazienti con singoli difetti genetici.

Prof. Giorgio Palù

Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova

Via A. Gabelli, 63 – 35121 Padova
Segreteria: 049.8272350
Fax: 049.8211995
giorgio.palu@unipd.it

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