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L’importanza di un’educazione alimentare nei pazienti con Psoriasi

Supportato da Almirall con la collaborazione di nutrizionisti e dermatologi, il progetto PSO Food ha l’obiettivo di offrire consulenza sul corretto stile alimentare a pazienti con Psoriasi in sovrappeso o obesi.

L’obesità può avere correlazioni e conseguenze importanti dal punto di vista clinico anche su altre malattie infiammatorie, una fra tutte la Psoriasi.

Per sensibilizzare pazienti e familiari su questo tema, nella primavera del 2022 è nato il progetto di educazione alimentare PSO Food, supportato da Almirall e con il Coordinamento Scientifico del Prof. Paolo Gisondi, Professore Associato di Dermatologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso il Dipartimento di Medicina dell’Università degli Studi di Verona e membro del Consiglio Direttivo della SID e Mast. È lui a raccontarci obiettivi e risultati raggiunti.

 

 

Professore, cos’è il Progetto PSO Food e a chi è rivolto?

“Si tratta di un progetto di educazione alimentare, dedicato a pazienti con Psoriasi in sovrappeso o obesi, che offre la possibilità di effettuare un percorso individuale di tre consulenze da remoto con un nutrizionista appositamente formato, con l’obiettivo di imparare un corretto stile alimentare. Il progetto, supportato incondizionatamente dall’azienda Almirall e realizzato da PROTAGON, si avvale della collaborazione del Prof. Enzo Spisni del Dipartimento di Scienze Biologiche di Bologna che, con me, fa parte del Comitato Scientifico, del nutrizionista Andrea Urbani, dell’associazione APIAFCO, per dare voce ai pazienti stessi e alle loro famiglie, e ha il patrocinio di ABNI, che ha nominato i dieci nutrizionisti che forniscono le consulenze”.

Da cosa nasce l’idea e con quali obiettivi?
 “Il progetto è nato dall’osservazione clinica che molti pazienti con Psoriasi moderata o severa hanno anche problemi di peso e presentano spesso delle comorbilità metaboliche: diabete, dislipidemie, steatosi epatica. L’associazione tra Psoriasi ed obesità del resto non è casuale ma dovuta al fatto che anche l’obesità è una malattia infiammatoria, che dunque favorisce altre malattie infiammatorie come la Psoriasi, con conseguenze importanti e rilevanti dal punto di vista clinico. In primis l’obesità porta con sé una serie di ulteriori problemi per l’organismo, che vanno dal rischio cardiovascolare, al diabete e all’ipertensione. In secondo luogo, i pazienti obesi tendono a rispondere meno ai farmaci biologici. Infine c’è anche un problema “psicologico” per cui il paziente con Psoriasi tende ad associare alla sua alimentazione un effetto negativo sulla malattia, anche se, in realtà, non c’è alcuna prova scientifica che alcuni alimenti possano causare la Psoriasi. E non è tutto. Il paziente con Psoriasi spesso non vuole frequentare, perché si vergogna, una palestra o una piscina e dunque rischia di fare una vita sedentaria favorendo l’aumento di peso. Le due dimensioni, Psoriasi e obesità, con tutte le conseguenze correlate, sono assolutamente associate. Da qui l’idea di un progetto come PSO Food pensato proprio per dare l’opportunità ai pazienti che frequentano l’ambulatorio per la Psoriasi di ricevere gratuitamente anche un coaching nutrizionale. L’obiettivo non è dunque quello di prescrivere una dieta classica, con un menu e il conteggio delle calorie, bensì di fare una vera e propria educazione alimentare rivolta a un setting di pazienti in cui l’obesità, con tutte le sue complicanze, è clinicamente rilevante e merita quindi di essere tenuta sotto osservazione e approfondita”.

Che feedback avete avuto dai pazienti?

“Il progetto è durato diversi mesi, da aprile a fine novembre, e ha coinvolto circa 30 centri e 150 pazienti di cui il 57% ha terminato il percorso di tre consulenze. Il riscontro che ho potuto raccogliere fino ad oggi da chi ha partecipato è sicuramente molto positivo: i pazienti hanno perfettamente compreso il senso di un progetto di questo tipo e la sua utilità rispetto alla loro malattia. Una paziente in sovrappeso e con artrite psoriasica, ad esempio, dopo i tre incontri di consulenza gratuita di educazione alimentare, ha deciso di proseguire individualmente il percorso e oggi è seguita da un nutrizionista che in questa seconda fase le dà anche consigli alimentari e una dieta più mirata”.

 

Contatti

Prof. Paolo Gisondi

Professore Associato di Dermatologia presso l’Università degli Studi
Ospedale di Borgo Trento

Piazzale Stefani 1 – Verona

Tel. 045 812 2547

Mail: paolo.gisondi@univr.it

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