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Ultrasuoni focalizzati per il Parkinson

Risultati promettenti contro i sintomi motori in 7 persone su 10

Allo studio clinico multicentrico internazionale ha partecipato, come unico centro italiano, la Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta

Parkinson, nuova tecnica a base di ultrasuoni riduce i tremori

I promettenti risultati di uno studio clinico multicentrico internazionale sugli ultrasuoni focalizzati guidati da risonanza magnetica per affrontare i principali sintomi motori della malattia di Parkinson (Trial of Globus Pallidus Focused Ultrasound Ablation in Parkinson’s Disease), sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Alla ricerca ha partecipato, come unico centro italiano, la Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta. I dati rilevano: “tre mesi dopo il trattamento, il 69% dei partecipanti allo studio ha risposto alla terapia. Il32% dei pazienti nella coorte fittizia”, spiega il dottor. Roberto Eleopra, direttore del Dipartimento di Neuroscienze cliniche del Besta.

Prosegue Eleopra: “MRgFUS è l’acronimo di Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound, uno strumento acquisito dalla nostra Fondazione, grazie al lascito di una donatrice al dipartimento di Neurochirurgia diretto dal professor Francesco DiMeco. Lo strumento  esegue l’ablazione tramite ultrasuoni focalizzati di un punto preciso del cervello, identificato dalla Risonanza Magnetica con estrema precisione.

Una piccola area del cervello chiamata globo pallido viene bloccata attraverso gli ultrasuoni, questo permette di migliorare il tremore e altri sintomi del Parkinson”

Gli ultrasuoni focalizzati utilizzano l’energia degli ultrasuoni guidata dall’imaging in tempo reale per trattare i tessuti in profondità nel corpo senza incisioni o radiazioni. Il dispositivo utilizzato è simile a un casco che emette onde ultrasoniche e le focalizza per colpire la parte del cervello associata a questi sintomi di Parkinson. Al Besta i risultati clinici della tecnica sono stati sorprendenti. “Abbiamo superato i 140 casi e i risultati sono decisamente positivi”, commenta il dottor Eleopra. I  partecipanti dello studio sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 3:1, sottoposti ad ablazione con MRgFUS oppure a una procedura simulata.

Dopo tre mesi, 45 dei 65 partecipanti trattati che hanno completato il follow- up hanno risposto alla terapia (69%). Solo 7 dei 22 (32%) nel gruppo di controllo hanno presentato un lieve miglioramento, mentre nel gruppo trattato, 30 dei 39 partecipanti (77%) hanno continuato ad avere una risposta a 12 mesi.

“L’ablazione focalizzata a ultrasuoni offre un’opzione ai pazienti che non sono disposti a sottoporsi all’attuale trattamento standard di cura – stimolazione cerebrale profonda – perché lo considerano troppo invasivo o rischioso”, ha detto Howard Eisenberg, professore di Neurochirurgia all’Università di Medicina del Maryland, coordinatore della ricerca -. Questo studio fornisce la prova che gli eventi avversi erano generalmente rari o, se si verificavano, di solito erano lievi e transitori”.

Il gruppo di studio di prova è ora impegnato in uno studio di trattamento bilaterale poiché i sintomi del Parkinson colpiscono principalmente entrambi i lati del corpo. Gli autori affermano comunque che saranno necessari studi più lunghi e più ampi nel tempo per determinare la sicurezza e gli effetti a lungo termine di questa tecnica. Il risultato è stato preso in considerazione dalla statunitense Food and Drug Administration (Fda), che ha ampliato l’approvazione del dispositivo a ultrasuoni focalizzato per includere il trattamento di pazienti con Parkinson avanzato affetti da mobilità, rigidità o discinesia.

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