Skip links

Habitat Digitale e Blockchain

OGGI SEMPRE DI PIÙ VITA REALE E VITA DIGITALE SONO DUE AMBITI COINCIDENTI E SOVRAPPONIBILI, IN UN CONTESTO IN CUI L’ATTIVITÀ UMANA È “ON LIFE”. SERVONO TUTTAVIA ANCORA FORMAZIONE E PREPARAZIONE PER RIUSCIRE A UTILIZZARE IL DIGITALE E LE TECNOLOGIE BLOCKCHAIN NELLA QUOTIDIANITÀ.

“La deflagrazione che la bomba pandemica ha provocato, dagli inizi del 2020, con il suo potentissimo impatto nella società, ha ribaltato vecchie e sedimentate abitudini, con la conseguenza che, dopo il primo, forte disorientamento generale, è stato il settore del Digitale a tessere i fili di una nuova socialità”.

William Nonnis Full Stack & Blockchain Developer del Ministero della Difesa

A parlare William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer, esperto Blockchain prima per il Ministero della Difesa ora per ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

“Sanità, economia, istruzione, cultura e aggregazione: tutto è stato filtrato al setaccio delle nuove tecnologie, che hanno consentito alla popolazione mondiale di non restare completamente immobilizzata ed isolata nelle attività di vita quotidiana.

Un cambio di paradigma sociale e culturale, tanto veloce ed inatteso da sorprendere tutti, spesso improvvisato ed impreciso, ma che ha consentito finalmente alla realtà del Digitale di imporsi all’attenzione generale, sia in ambito lavorativo che privato.

E non solo, perché è diventato evidente che non si tratta di una realtà digitale parallela ad altre realtà, ma di un vero Habitat Digitale, in cui l’uomo si è stanziato stabilmente.

Tecnologie innovative (Blockchain, AI, IoT/IoE) sono gli elementi fondanti di questa nuova quotidianità umana che, supportata anche dalla Cybersecurity, può largamente contribuire ad un benessere comune ecosostenibile. Si può
tranquillamente parlare di Habitat Digitale perché non esiste più separazione di vita reale da quella virtuale, ma i due ambiti sono a tal punto coincidenti e sovrapponibili da considerare l’intera attività umana “on life”. In questo Habitat la tecnologia Blockchain permissionless “Quella vera”, perché pubblica e non privata come la permissioned, gioca un ruolo fondamentale.

Questa tecnologia è talmente ricca di grandi opportunità sociali che, per renderle tutte profondamente assimilabili, è richiesto un fondamentale cambio di paradigma culturale.

Le 4 caratteristiche fondanti della Blockchain:

  • è un registro distribuito delle transazioni, liberamente accessibile e basato sul consenso che avviene tra i partecipanti alla rete stessa, con l’utilizzo intensivo della crittografia e della firma digitale;
  • non esiste più una logica di centralizzazione (anche nelle sue forme evolute decentralizzate), ma una forma distribuita e orizzontale delle informazioni;
  • è una tecnologia che conferisce totale fiducia e trasparenza ai soggetti e alle operazioni coinvolte;
  • è immutabile, poiché, una volta iscritta una transazione, essa non è più modificabile, né cancellabile.

Per fare questo la tecnologia blockchain e il digitale metto in risalto la mancanza di preparazione da parte della community, ecco perché sono presenti alcune associazioni tipo EvoDigitale che, con il suo programma di alta formazione in ambito Blockchain chiamato “Blockchain Elite”, va a formare e informare in maniera corretta le persone, attraverso un pool di docenti di accuratissima autorevolezza e fama, che stanno apportando grande valore
aggiunto, con i loro altissimi profili, al bagaglio didattico dei corsisti.

Formazione/informazione che deve essere somministrata prima di tutto alla classe governativa, per poi raggiungere tutto il tessuto sociale, dagli anziani ai giovanissimi, per un sapere circolare, da applicare praticamente alla quotidianità.

Sebbene il nostro Paese risulti al primo posto mondiale per l’acquisto di device, secondo l’indice DESI, che monitora la performance digitale complessiva dell’Europa e che tiene traccia dei progressi dei paesi dell’UE per quanto riguarda la loro competitività digitale, l’Italia è al 25° posto dal 2020.

Sono evidenti ancora ingenti carenze nella pratica di utilizzo delle tecnologie, dovute alla scarsa formazione. Le tecnologie innovative, dunque, in questo caso la blockchain, se ben compresa, studiata ed applicata correttamente, con tutte le sue risorse dirompenti può essere il viatico sociale per intraprendere la strada del buon futuro, una strada larga, equa e democratica”.

 

FONTE: Salute&Benessere efocus n°33

Leave a comment