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Terapie a bersaglio molecolare e terapie cellulari: il futuro della lotta ai GIST

L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la diagnosi e il trattamento dei tumori stromali gastrointestinali (GIST).

Nuove tecnologie di imaging, come la radiomica potenziata dall’intelligenza artificiale, promettono di migliorare l’accuratezza diagnostica.

La chirurgia robotica guidata dall’intelligenza artificiale offre una maggiore precisione, riducendo i tempi di degenza e il rischio di complicanze. La ricerca si concentra su terapie a bersaglio molecolare più efficaci e terapie cellulari innovative per combattere questa malattia rara. Abbiamo fatto il punto con la Professoressa Silvia Gasperoni, Dirigente Medico presso la SOD complessa di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze.

Professoressa, quali sono le ultime tecnologie di imaging utilizzate per la diagnosi e il monitoraggio dei GIST e come si confrontano in termini di accuratezza e invasività?

“I GIST (tumori stromali gastrointestinali) sono neoplasie rare che possono insorgere in qualsiasi punto del tratto gastrointestinale. La diagnosi si basa sull’utilizzo di diverse tecnologie di imaging, tra cui la tomografia computerizzata (TC) muscularizzata, la risonanza magnetica (RM), la tomografia a emissione di positroni (PET) ed esami endoscopici. TC, RM e PET: queste tecnologie consentono di identificare la posizione, le dimensioni e l’estensione del tumore. Ecoendoscopia: questa tecnica endoscopica, più invasiva, permette di valutare lo spessore della parete del viscere e di effettuare una biopsia per la caratterizzazione istologica del tumore. Le nuove frontiere in radiologia si concentrano sulla radiomica, una tecnica che permette di estrarre dati numerici dalle immagini radiologiche, fornendo informazioni aggiuntive sulla biologia del tumore. L’applicazione della radiomica, potenziata dall’intelligenza artificiale, promette di migliorare la diagnosi e il monitoraggio dei GIST”.

Qual è il ruolo della chirurgia robotica nel trattamento dei GIST e quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale? 

“La chirurgia robotica, guidata dall’intelligenza artificiale, offre una maggiore precisione e accuratezza rispetto alla chirurgia tradizionale. I vantaggi della chirurgia robotica includono: maggiore fattibilità ed efficacia negli interventi complessi: Grazie alla precisione e alla destrezza del robot, la chirurgia robotica consente di eseguire interventi complessi in modo più sicuro ed efficace; tempi di degenza ospedaliera più brevi: La chirurgia robotica è meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale, il che si traduce in una riduzione del dolore postoperatorio, una più rapida ripresa e tempi di degenza ospedaliera più brevi; riduzione dei costi e del rischio di complicanze: La maggiore precisione e la minore invasività della chirurgia robotica contribuiscono a ridurre il rischio di complicanze postoperatorie e, di conseguenza, i costi associati a eventuali complicazioni. Nonostante i numerosi vantaggi, la chirurgia robotica presenta anche alcuni svantaggi, come: costi elevati: L’acquisto, la manutenzione e la gestione dei macchinari robotici sono molto costosi, il che può limitare l’accesso a questa tecnologia; curva di apprendimento ripida: I chirurghi devono acquisire una specifica formazione e un’esperienza significativa per poter utilizzare in modo efficace i sistemi robotici. Nel complesso, la chirurgia robotica rappresenta una tecnologia estremamente efficace per il trattamento dei GIST, offrendo una maggiore sicurezza, rapidità di recupero postoperatorio e riduzione del rischio di complicanze”.

Quali sono le prospettive future per lo sviluppo di nuove terapie a bersaglio molecolare per i GIST, inclusi i farmaci in fase di sperimentazione clinica e le terapie cellulari?

“I GIST sono stati tra i primi tumori solidi ad essere trattati con terapie a bersaglio molecolare, che agiscono su specifiche mutazioni genetiche presenti nelle cellule tumorali. Tuttavia, la comparsa di mutazioni secondarie, che conferiscono resistenza ai farmaci, rende difficile trovare il trattamento più efficace. Le strategie sperimentali attuali si concentrano su: trattamenti in combinazione: L’utilizzo di farmaci che colpiscono contemporaneamente diverse resistenze secondarie potrebbe migliorare l’efficacia del trattamento; ricerca di nuovi driver molecolari di proliferazione: L’identificazione di nuovi target molecolari coinvolti nella crescita cellulare potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci a bersaglio molecolare. Oltre alle terapie a bersaglio molecolare, si stanno esplorando anche altre opzioni terapeutiche, come le terapie cellulari, che utilizzano cellule del sistema immunitario modificate per attaccare le cellule tumorali. La ricerca sui GIST è in continua evoluzione e si prevede che nei prossimi anni saranno disponibili nuove terapie, più efficaci e con minori effetti collaterali, per il trattamento di questa malattia”.

 

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