Il Prof. Meroni, Direttore del Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Immunoreumatologia dell’Istituto Auxologico Italiano, ci parla della “Transizione”
In reumatologia, il passaggio dalle cure pediatriche alle cure per gli adulti, non è stato ancora ben codificato e rappresenta un punto di disagio per i ragazzi che abituati ad un ambiente ed ad un’équipe medica, devono cambiare modello organizzativo, medici e spesso anche ospedale. A parlarci della cosiddetta “Transizione”, il Prof. Pier Luigi Meroni, già Direttore del Dipartimento di Reumatologia dell’ASST Pini-CTO di Milano e Direttore del Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Immunoreumatologia dell’Istituto Auxologico Italiano.
Prof. Meroni, che cos’è la reumatologia della transizione?
Esistono malattie reumatiche del bambino e dell’adulto. Alcune, come l’artrite reumatoide, hanno una forma pediatrica che ricalca all’incirca quella dell’adulto, altre invece, sono tipiche dell’età infantile. Si tratta di malattie tipicamente infiammatorie la cui origine è legata ad un errore dei meccanismi regolatori con conseguenti processi infiammatori a livello articolare ma anche sistemico. In alcune forme, ad esempio, le complicanze oculari (uveiti) rappresentano un’evenienza temibile. Questi bambini, con i nuovi farmaci biologici hanno la possibilità di avere un migliore controllo della malattia, che con il passare del tempo tende a spegnersi in una percentuale significativa dei casi. Rispetto al passato, la prognosi è meno negativa con una riduzione dei danni a livello articolare od oculare. Vi è inoltre un minor utilizzo di cortisone e per periodi di tempo più brevi; il cortisone è molto efficace in queste patologie ma ha effetti collaterali importanti quali ad esempio un blocco della crescita. Rimane però il problema del passaggio dall’età pediatrica a quella adulta, la cosiddetta età di transizione. Questi bambini infatti, arrivati a 18 anni, devono trovare un altro medico, perché il pediatra non può più seguirli. Devono quindi affidarsi ad un reumatologo dell’età adulta con cambio della struttura assistenziale e del personale medico e paramedico. È un passaggio che mette spesso a disagio il paziente e la famiglia. Quella della transizione è un’età molto particolare, perché non si ha più a che fare con bambini, ma con adolescenti o giovani adulti con tutte le problematiche complesse di questo periodo dell’età che sono complicate dalla presenza di una malattia cronica: i primi rapporti sessuali con la relativa problematica della contraccezione, il fumo, l’alcol, la droga, i primi impegni sociali e quant’altro. Da qui la necessità di gestire questi pazienti in maniera diversificata e distinta dall’ambito pediatrico o dell’adulto vero e proprio: la reumatologia dell’età evolutiva o della transizione.
Come viene affrontato questo passaggio al Gaetano Pini?
La nostra è una delle poche strutture con un ambulatorio di transizione dei pazienti reumatologici dall’età pediatrica a quella adulta: nello stesso ambulatorio, senza soluzione di continuità, il paziente passa dalla presa in carico del pediatra a quella del reumatologo. Un valido aiuto in questo senso ci è stato offerto da ALOMAR ONLUS (Associazione Lombarda Malati Reumatici) che si interessa a questo ed agli altri problemi di chi vive con una patologia reumatica, mettendo a disposizione dei pazienti supporto e servizi, tra cui gruppi di ascolto psicologico. Quello della transizione, in particolar modo, è un problema non solo medico e sanitario, ma soprattutto sociale, perché parecchi aspetti sono di tipo psicologico e coinvolgono anche le famiglie, per cui serve un appoggio specifico. Il problema si è acuito negli ultimi anni ed è stato affrontato recentemente sia dalla Società Italiana di Reumatologia, sia da associazioni scientifiche internazionali, quali la European League against Rheumatism e l’American College Rheumatology con sessioni ed articoli dedicati. Da questo punto di vista l’Istituto Gaetano Pini è uno dei centri più avanzati.

Prof. Pier Luigi Meroni
Laboratorio Sperimentale di Ricerche di Immunoreumatologia Istituto Auxologico Italiano
Centralino: 02 619113050
pierluigi.meroni@unimi.it