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Disfunzione erettile, i rimedi che migliorano la vita sessuale

A parlarcene, il Dott. Stefano Fiordelise, Direttore dell’U.O.S.D. di Andrologia della AUSL di Piacenza

La disfunzione erettile è una patologia che affligge un numero sempre maggiore di uomini. A parlarcene, il Dott. Stefano Fiordelise, Direttore dell’U.O.S.D. di Andrologia della AUSL di Piacenza. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano, si è specializzato in Urologia nella stessa Università. Successivamente ha conseguito a Londra il diploma di abilitazione europea in Urologia, perfezionandosi poi in chirurgia andrologica, in centri particolarmente qualificati dell’Arkansas e della Louisiana (USA). Dal 2004 è responsabile del Centro di riferimento nazionale per l’implantologia protesica peniena. È stato Consulente Andrologo al Centro di Ricerca per la Procreazione Medicalmente Assistita del Policlinico San Matteo di Pavia, Responsabile del Centro Tutor per la Chirurgia Andrologica e Consulente Andrologo al Centro Mielolesi di Villanova d’Arda. È membro della Società Italiana di Urologia, della Società Italiana di Andrologia, Active Member della European Association of Urology e Membro Corrispondente della Società Americana di Urologia.

Dott. Fiordelise, che cos’è la disfunzione erettile?

La disfunzione erettile è l’incapacità dell’uomo di mantenere una rigidità del pene tale da avere un rapporto sessuale che sia soddisfacente non solo per lui, ma anche per la partner. Il deficit quindi non è legato solo al maschio, ma è un problema di coppia. C’è da sottolineare che la disfunzione erettile tante volte è anche un sintomo spia di diverse malattie, prime fra tutte quelle dell’apparato cardiovascolare. La disfunzione infatti, è molto legata alla coronopatia, anzi tante volte questa è il primo sintomo, ma è legata anche al metabolismo. In situazione di disfunzione, un abbassamento del testosterone, può influire negativamente sia sulla sessualità, che sull’apparato cardiovascolare, soprattutto nelle persone che apparentemente non hanno grossi fattori di rischio. Per un obeso, un diabetico, un iperteso od un fumatore incallito invece, non è difficile capire a cosa sia dovuta la disfunzione erettile. Pertanto, ci troviamo di fronte un uomo, che non soffre di particolari problemi di salute, ma manifesta questo problema, è bene fare tutti gli accertamenti del caso, perché potrebbe nascondere problemi cardiaci.

Esistono delle cure?

Le terapie sono molteplici: abbiamo i farmaci orali, i gel intrauretrali, le iniezioni che si fanno sui corpi cavernosi, l’applicazione di alcuni strumenti come il Vacuum Device, che crea il vuoto e quindi mantiene l’erezione e le onde d’urto. Quando però tutte queste soluzioni non funzionano, oppure le lesioni dei corpi cavernosi del pene sono gravi, l’unica possibilità è la protesi peniena. Si tratta di inserire nei corpi cavernosi dei tutori, nello specifico due cilindri di silicone che si riempiono di acqua, anziché di sangue. Le protesi più sofisticate sono quelle che si possono manovrare attivandole e disattivandole in maniera da creare una rigidità del pene quando lo si desidera. L’attivatore viene inserito all’interno della sacca scrotale, cioè tra i due testicoli, ed una volta attivato fa passare il liquido da un serbatoio posizionato vicino alla vescica. Con questo espediente il grado di soddisfazione è invariato rispetto ad una condizione normale.

Sappiamo che la disfunzione erettile può manifestarsi, insieme all’incontinenza urinaria, dopo un intervento di tumore alla prostata. Come si interviene in questo caso?

La disfunzione erettile e l’incontinenza urinaria lieve/moderata, sono effettivamente le problematiche che possono manifestarsi a seguito di un intervento chirurgico per rimuovere il tumore della prostata. Per ovviare a queste complicanze, di recente abbiamo cominciato a fare interventi in combinata per curare l’una e l’altra situazione. In sostanza, con un unico intervento, procediamo ad inserire una sling che sostiene l’uretra, per migliorare il controllo della minzione, e la protesi peniena.

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Dott. Stefano Fiordalise

U.O.S.D di Andrologia AUSL di Piacenza

Via Cantone del Cristo,1 29121 Piacenza

Segreteria: 0523 303236
stfiorde@tin.it

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  1. Buon giorno,mi chiamo Pietro Conti e sono stato operato con ottimi risultati di prostatectomia radicale nel 2012.Dopo anni di pillole e punture dietro consiglio di una psicologa,mi sono rivolto all’andrologia di Bologna che mi anno avvallato per un inpianto penieno..Mi hanno consigliato di Sentirla per via dei lunghi tempi di attesa.Per altri chiarimenti attendo una Sua chiamata.il mio numero 3478463568. GRAZIE

    1. Buongiorno, le consigliamo di contattare direttamente il medico ai recapiti che trova nell’articolo. Auguri.