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Al Gemelli un Comprehensive Cancer Center per un’assistenza efficace e di qualità

La struttura, con i suoi team multidisciplinari, prende in carico il paziente oncologico a 360°, accompagnandolo in tutte le fasi del suo percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo.

A parlarcene, il Prof. Giampaolo Tortora, Direttore del Comprehensive Cancer Center, Prof. Ordinario di Oncologia Medica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore della Scuola di Specializzazione e dell’UOC di Oncologia Medica del Policlinico Gemelli. 

Professore, perché un Cancer Center?

“La Fondazione ha sempre avuto una vocazione molto forte per le patologie oncologiche, come dimostra il volume di attività in questo campo, che costituisce quasi la metà della sua intera attività. Da qui l’esigenza di costituire un Centro per coordinare tutto questo lavoro, favorendo le interazioni tra i diversi professionisti e tra loro e i pazienti. Siamo strutturati per Tumor Board, ossia gruppi multidisciplinari e multi professionali – oggi ne contiamo 22 per altrettante diverse patologie – che si incontrano ogni settimana e riuniscono tutti gli specialisti (medici, infermieri, care manager, nutrizionisti, psico-oncologi) di una determinata patologia. Un lavoro intensissimo che risponde a un incremento dell’attività oncologica e che riteniamo abbia migliorato molto la qualità dell’assistenza offerta”. 

Ci dà qualche numero sulla vostra attività?

“Solo nel 2019 abbiamo assistito 50.540 pazienti oncologici e vantiamo un case mix che riflette una competenza su tutte le patologie oncologiche: su alcune possiamo parlare addirittura di record di assistiti. Penso ad esempio alle patologie ginecologiche, per le quali siamo i primi in Italia e ai vertici europei. Anche su quelle dell’apparato digerente facciamo numeri importanti: per le neoplasie del Colon abbiamo un volume di pazienti tra i più alti in Italia con oltre 900 interventi all’anno, e abbiamo costituito da poco un Centro per le neoplasie del Pancreas”. 

Come funziona il gruppo multidisciplinare?

“Una volta che il paziente entra in Ospedale, a seguito di una visita con uno specialista o perché si è rivolto al nostro Sportello del Cancro, viene preso in carico dal Centro e da quel momento in poi è il Tumor Board che decide quali sono le procedure diagnostiche e la terapia più appropriata, e instrada il paziente all’interno dell’Ospedale, seguendolo in tutto il suo percorso”.

Come si è svolta l’attività del Centro durante il periodo di emergenza sanitaria?

“Abbiamo mantenuto la stessa attività dell’anno precedente, lasciando aperte le nostre strutture (ambulatori, day hospital, reparto) e continuando a lavorare con tutte le misure di sicurezza previste. Tra marzo e maggio abbiamo assistito 4.600 pazienti, di cui 3.000 ricoverati e 1.600 nuovi arrivati, e praticato circa 10mila chemioterapie. Considerato che eravamo anche un Centro di Riferimento Covid, con una situazione dunque potenzialmente molto pericolosa, possiamo essere davvero soddisfatti di quello che abbiamo fatto. I risultati ci hanno dimostrato che siamo riusciti a lavorare senza ridurre l’attività: un grande successo per noi, per i pazienti, che hanno continuato ad avere fiducia nelle cure, ma anche un insegnamento per le altre realtà”.

Quali sono stati gli aspetti più difficili di questa esperienza?

“È stata sicuramente un’esperienza dura perché, per mantenere i reparti aperti, abbiamo dovuto impedire ai parenti le visite, non solo per i pazienti in day hospital ma anche per i ricoverati, spesso gravi, che sono rimasti soli e questo ha richiesto a tutto il personale sanitario uno sforzo ulteriore di vicinanza anche da un punto di vista umano. Altro aspetto difficile è stato quello dei teleconsulti: abbiamo imparato che per alcune situazioni si può fare, ma per molte altre la presenza fisica e l’empatia con il paziente restano un aspetto insostituibile del nostro lavoro”.

Quanto è importante una corretta nutrizione sui pazienti oncologici?

“Fondamentale, come dimostrano gli studi che hanno sottolineato come un adeguato protocollo nutrizionale specialistico sia in grado di ridurre il numero di giorni di degenza post operatori con un notevole miglioramento per pazienti e un abbattimento rilevante dei costi per l’Ospedale. Per questo nel nostro Centro abbiamo istituito un Dipartimento di Nutrizione Oncologica – in collaborazione con il Gruppo di studio sul Microbiota intestinale guidato dal Prof. Gasbarrini – e stiamo sviluppando come IRCCS un progetto, il Gemelli Health System, per la produzione di nutrienti e integratori selezionati per le singole patologie, al fine di favorire il successo terapeutico”.

Quali sono le nuove frontiere dell’Oncologia al Gemelli?

“Da un lato l’innovazione tecnologica e la medicina personalizzata: questo significa gestione dei trial clinici, innovazione dal punto di vista dei macchinari, sviluppo di nuove tecnologie. Dall’altro, l’applicazione dell’AI, ad esempio per la gestione dei Big Data. In questo ambito, abbiamo un nuovo progetto, Generator, guidato dal Prof. Valentini, per la gestione, il governo e la capacità di trarre informazioni predittive sulla diagnostica e la terapia di tutte le patologie, attraverso l’analisi dell’immenso patrimonio di dati sanitari in possesso della Fondazione”.

Foto Tortora

Contatti

Prof. Giampaolo Tortora

Direttore UOC Oncologia Medica Fond. Policlinico Univ. A. Gemelli IRCCS

Largo Agostino Gemelli 8, 00168 Roma

Tel. 06 30154838

Mail: giampaolo.tortora@policlinicogemelli.it

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