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Almirall: storia di una trasformazione che va oltre il farmaco

 

Almirall è un’azienda nata in Spagna nel 1943 e operativa a livello multinazionale dagli anni ’90. Negli ultimi anni l’azienda si è data una nuova mission: focalizzarsi sulla dermatologia e migliorare la vita dei pazienti in ambito dermatologico.

 

Ne parliamo con il dott. Marco Caraglia, general manager di Almirall Italia, che ci descrive il percorso di cambiamento intrapreso dall’azienda nell’ultimo decennio e le prospettive future a cui approderà.

  • Buongiorno dottor Caraglia, innanzitutto ci tolga una curiosità: come è arrivato ad Almirall?

“Dopo una carriera ventennale in grandi aziende farmaceutiche sia in Italia che all’estero, nel 2018  ho deciso di rientrare in Italia e mi si è presentata l’opportunità di lavorare in Almirall. Ciò che mi ha attratto è stata la possibilità di lavorare in un ambiente dinamico, in forte trasformazione, con un progetto interessante di crescita e cambiamento in cui ho creduto fin da subito. Il focus si stava spostando sulla dermatologia e si stava creando una nuova squadra per traghettare l’azienda verso il suo futuro.”

  • Com’è cambiata quindi Almirall dal suo arrivo?

“Siamo diventati un’azienda bio-farmaceutica con prodotti innovativi per patologie dermatologiche importanti come, ad esempio, la psoriasi, la cheratosi attinica o la dermatite atopica. Per fare questo abbiamo sviluppato nuove competenze, trasformando l’azienda per creare un valore che potesse andare anche oltre il farmaco. Il farmaco rimane, naturalmente, il bene primario, ma Almirall è impegnata nell’offrire servizi ed iniziative dedicati, a servizio della comunità scientifica e dei pazienti. La sfida è particolarmente impegnativa dato che l’azienda si muove in un panorama competitivo molto sfidante ed in un settore in continua evoluzione, ma è proprio questo che ci entusiasma.

Lo slogan qui è “make your mark”, cioè “dai il tuo contributo”, e ha funzionato, perché l’azienda è cresciuta non solo in termini finanziari, ma anche arricchendosi di nuove competenze professionali, attraendo talenti in grado di sostenere il cambiamento.

 State sviluppando dei nuovi farmaci dermatologici?

“Certo; anche se tra i farmaci di Almirall ce ne sono ancora di appartenenti ad altre aree terapeutiche, che provengono dall’eredità iniziale dell’azienda, la specializzazione è ora in prodotti di area dermatologica. Nel 2024 verrà lanciato un nuovo farmaco biologico per la dermatite atopica. Il nostro obiettivo è quello di diventare un solido punto di riferimento per la dermatologia: a differenza di realtà multinazionali farmaceutiche, per le quali la dermatologia rappresenta una delle diverse aree terapeutiche, Almirall va verso un futuro di forte specializzazione. La necessità di farmaci dermatologici è molto sentita: patologie come la psoriasi o la dermatite atopica colpiscono tantissime persone e l’evoluzione delle terapie in questo campo ha consentito un enorme miglioramento delle condizioni di vita del paziente. I farmaci di ultima generazione, come il nostro in arrivo nel 2024, rappresentano una svolta per il trattamento di condizioni patologiche molto serie, a volte addirittura invalidanti.”

  • Quali investimenti state portando avanti per il futuro?

Uno dei punti fondamentali per diventare un’azienda di riferimento in area dermatologica che sia in grado di dare un valore aggiunto è sicuramente rappresentato dalla ricerca e dallo sviluppo di nuove molecole, in grado di curare patologie per le quali, ad oggi, non esistono soluzioni terapeutiche adeguate. A questo proposito, una parte importante del fatturato di Almirall è dedicato alla ricerca e allo sviluppo, che consideriamo fondamentali nel nostro percorso. In azienda quindi continueremo la collaborazione con enti di ricerca ospedalieri e universitari nazionali ed internazionali, in sinergia con il nostro dipartimento di R&D interno. Il nostro impegno rimane quello dichiarato nel “noble purpose” aziendale: “trasformare il mondo dei pazienti aiutandoli a realizzare le loro speranze ed i loro sogni per una vita sana”.

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