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Endoscopia cardiaca, la nuova frontiera della cardiochirurgia valvolare

ll Dott. Loris Salvador, Direttore della Cardiochirurgia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza, ci parla di questo sicuro approccio chirurgico

Quando una delle valvole cardiache smette di funzionare, si procede alla sua correzione, un’operazione oggi effettuabile con tecnica mininvasiva, cioè senza la necessità di aprire il torace. A parlarcene, il Dott. Loris Salvador, Direttore della Cardiochirurgia dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza. Dopo la Specializzazione in Cardiochirurgia all’Università di Padova, si perfeziona in Centri di Cardiochirurgia italiani e stranieri, tra cui la Harvard Medical School. Negli anni in cui ha lavorato all’Ospedale di Treviso, ha sviluppato il programma di by-pass aortocoronarico con tecnica mininvasiva ed è stato Responsabile dell’U.O.S. di Cardiochirurgia d’Urgenza e di Chirurgia Mininvasiva valvolare videotoracoscopica. Presso la Cardiochirurgia dell’Ospedale di Vicenza ha fondato il CardioLAB e la “Minimally Invasive CardiacSurgery Academy”, dedicandosi allo sviluppo e la divulgazione delle tecniche di endoscopia in cardiochirurgia. È stato invitato ad eseguire interventi dimostrativi in numerosi centri esteri per diffondere questo approccio chirurgico. Direttore di uno dei centri più avanzati al mondo nelle tecniche di Cardiochirurgia mininvasiva ed endoscopica della valvola mitrale e tricuspide, è uno dei pochi cardiochirurghi in grado di trattare contemporaneamente tre valvole cardiache in endoscopia. Al suo attivo ha un altissimo volume di interventi per la riparazione della valvola mitrale con tecnica endoscopica ed un’esperienza specifica nel trattare con questa metodica il paziente complesso ad alto rischio.

Dott. Salvador, ci parli dell’innovativa tecnica minivasiva endoscopica

La cardiochirurgia, già da qualche anno, si sta muovendo verso tecniche di chirurgia mininvasive, soprattutto nell’ambito della riparazione o sostituzione valvolare. La vera frontiera in questo ambito è l’endoscopia cardiaca, attualmente praticata in pochissimi Centri al mondo, tra i quali il nostro. La tecnica permette di intervenire, in modo efficace e meno traumatico per i pazienti anche rispetto alla chirurgia mininvasiva abituale ed è virtualmente applicabile a tutti i pazienti valvolari senza alcuna selezione. A differenza dell’intervento tradizionale in sternotomia, ossia entrando in torace dividendo lo sterno, l’endoscopia permette di limitare l’incisione ad appena tre o quattro centimetri attorno al capezzolo destro o sotto il seno; introduciamo quindi una videocamera e gli strumenti endoscopici per operare con un’invasività davvero ridotta al minimo. In questo modo si ottiene una significativa riduzione del trauma chirurgico, del dolore, un precoce recupero funzionale, una ridotta degenza in ospedale, un ridotto rischio di sanguinamento e quindi una minor necessità di trasfusione, con un notevole risultato finale di tipo estetico.

Quali sono le patologie che possono essere trattate con questa tecnica?

Le malattie della valvola mitrale, tricuspide ed aortica sono le patologie maggiormente trattate, ma è possibile anche il by-pass aorto-coronarico, l’asportazione di neoformazioni, neoplasie e trombi endocardiaci, la correzione della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, la correzione di difetti cardiaci congeniti ed il trattamento della fibrillazione atriale.

Esistono limitazioni o controindicazioni alla cardiochirurgia endoscopica valvolare?

Non esistono controindicazioni assolute; inoltre bisogna sfatare il mito che possa comportare un rischio maggiore per i pazienti. In centri ad alto volume per questo tipo di attività, come il nostro, che è leader in questo approccio chirurgico, i rischi risultano spesso addirittura minori rispetto alla chirurgia tradizionale. Rischi possono esserci se questa tecnica viene adottata raramente, perché non c’è confidenza, ma vengono decisamente abbattuti se ci si rivolge a strutture in cui c’è un’adeguata esperienza, come appunto quella di Vicenza. Quasi ogni giorno operiamo 2 pazienti con questo tipo di approccio, a volte anche 3 e per noi è diventato routine.

Dott. Loris Salvador

Cardiochirurgia ULSS 8 Berica Ospedale San Bartolo

Segreteria: 0444 752767 Fax: 0444752768
loris.salvador@gmail.com

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  1. Avrei voluto conoscere questa tecnica prima, io mi sono operata all’inizio del mese di Febbraio 2018 al Gemelli.Mi è stata sostituita la valvola mitralica e riparata la tricuspide con la tecnica mini toracica. Ho avuto varie complicazioni per cui sono contenta che ci sia questo nuovo tipo di intervento meno invasivo.
    Grazie a questi medici che non smettono mai di imparare e di trovare nuove soluzioni per fare soffrire i pazienti il meno possibile.

  2. Era agli inizi il Dr. Loris Salvador da appena un anno …2011 gli ho dato completamente fiducia . Aveva contattato il SUO Maestro dr. Hugo prima di mettermi mano. LUI GLI AVEVA CONSIGLIATO DI INSERIRMI UN PACEMEKER. E RA APPENA DIVENTATO PAPA’.. Forse le emozioni lo hanno tradito ??? Dovevo essere operata al mattino .invece lo ha fatto al pomeriggio e non mi ha messo il PM. Stavo male e non sapevo cosa avessi, La mia assicurazione aveva pagato 25.000 euro l’intervento miniinvasvo non rientrava tra i rimborsi. Dopo mi ha letteralmente spedita a Motta di L. per la riabilitazione. LI , IL GIORNO DOPO MI SENTII MALE 40 DI FEBBRE LEUCOCITI ALLE STELLE. IL Dr: Salvador non ha mai dato udienza al miei famigliari. ???? Quello che piu’ mi ha fatto arrabbiare e’ stato quando ha risposto al mio cardiologo .il battere non e’ firmato VICENZA ””???? ALLORA .DOPO 2 MESI CON LA FUNZIONE DI POMPA AL 12% ANDAI DI CORSA AL a TS AL CATTINARA . 1 MESE mi inserirono il pm e defibrillatore salvavita. 1 Dopo e’ emerso tuta la storia del battere CHIMAERA DELLA FAM. DEL BACILLO COOCK…. Un anno turbolento . Mirivolsi a due medici e ad un Legale per avere il risarcimento danni. Questi la tiravano troppo lunga.. Il Dr. SINAGRA MI DISSE CHE ERO UN CASO ISTITUZIONALE !!!! nel 2016 MI ACCORSI IN INTERNET CHE L’ASSICURAZIONE ULSS. ERA FALLITA ROMANIA ……No comment !!! iL DR. lORIS MI AVEVA GARANTITO CHE AVREI RIPRESO IL LAVORO ””??? Mai piu’, UN SACCO DI PROBLEMI….GRAZIE , LEI E’ UN ROBOT IN CARNE ED OSSA !!! IO UNA DONNA FINITA!!!. Come di prassi . cambiando legale abbiamo chiesto un tentativo di conciliazione !! Da parte dell’ulss di Vicenza ,,, non si sono presentati !!! Volta la carta e vedo …..Nulla !!! Nel mio caso era sufficiente l’impianto di ICD . Ma i 25,000 eruro facevano gola ???? Ai volterommi indietro e pentirommi !!!