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Tutela assoluta della salute e un paziente sempre seguito nel suo percorso ospedaliero

Competenze, ricerca e formazione, un impegno quotidiano, sostenendo i progetti per prevenire e curare le infezioni correlate allʻAssistenza, monitorando Linee Guida che garantiscano percorsi sicuri

Nel percorso che un paziente affronta, da quando entra in un ospedale a quando viene dimesso, ci sono una serie di elementi e procedure che devono essere considerate perché tutto si svolga in sicurezza. Tale aspetto, tecnicamente definito Pace & Safety ha risvolti importanti in termini clinici, ma anche economici. L’Italia arranca nel mettere a punto sistemi per definire e valutare quanto avviene nelle corsie e nei reparti ospedalieri, ma la Società Italiana degli Anestesisti e Rianimatori SIAARTI insieme ad aziende sensibili al tema, sta lavorando per colmare questo vuoto, come spiega il Prof. Antonino Giarratano, neo Presidente SIAARTI e Professore Ordinario di Anestesiologia all’Università di Palermo.

Com’è la situazione in Italia Prof. Giarratano?

“Su numeri di errori sanitari che portano 98.000 morti all’anno, 7000 sono dovuti a errori nella somministrazione dei farmaci. Da un’analisi internazionale si stima che, durante la sua degenza ospedaliera, un paziente su 10 è a rischio di andare incontro a un problema di sicurezza per aspetti strutturali o tecnologici, percorsi diagnostici, prescrizione o somministrazione dei farmaci e incapacità del sistema di attivare percorsi che riducono la possibilità di infezioni. Si tratta di un dato potenziale, non reale. È invece documentato che il 10-20% della spesa dell’ospedale è correlabile alla sicurezza del paziente e questo deve interessare non solo pazienti e medici, ma anche la politica”.

Può farci qualche esempio?

“Le infezioni correlate all’assistenza incidono non solo sugli esiti, cioè gli outcome clinici – sopravvivenza, morbilità ossia la presenza contemporanea di altre patologie -, ma anche sull’ecologia, cioè sulla selezione di germi ultraresistenti agli antibiotici. Sulle infezioni ospedaliere, che sono un problema importante perché difficili da trattare, i programmi di sicurezza devono considerare una serie di procedure, dall’emocultura – esame eseguito molto frequentemente – alle tecniche di sanificazione della cute e trattamento della ferita chirurgica nel post-operatorio, per evitare le infezioni generalizzate (Sepsi) da germi multiresistenti agli antibiotici che si possono sviluppare nei reparti di degenza e in terapia intensiva. Proprio in una cosa semplice come per esempio il sistema di prelievo di emocultura si gioca una partita fondamentale. Se, perché costa meno, si utilizza una siringa, del disinfettante e una provetta che non hanno codificati i criteri di conservazione e sistemi di sicurezza adeguati, è chiaro che ho un risparmio nella prima fase del percorso “emocoltura”, ma è solo apparente. A causa di un’infezione, infatti posso avere un prolungamento della degenza ospedaliera fino a rischiare una ammissione in terapia intensiva per Sepsi, con costi in caso di sopravvivenza, mediamente di circa 4.000 euro al giorno (anche per più di 15 giorni). È facile fare il conto di quanto valgano i 20 euro stimati per l’acquisto di sistemi di prelievo di sicurezza per emocultura che fanno risparmiare vite umane e risorse economiche”.

Come può la Tecnologia essere d’aiuto per la sicurezza del paziente?

“Un altro esempio? Un monitoraggio emodinamico avanzato può anche predire se il paziente durante un intervento possa diventare ipoteso a causa di una perdita ematica o uno scompenso emodinamico. Se lo so un’ora, o anche mezz’ora prima che accada, posso mettere in atto delle correzioni terapeutiche che evitano al paziente di andare incontro a uno shock che poi aumenterebbe ancora una volta la degenza o diminuirebbe le sue chances di guarigione”.

Come sono i rapporti dell’Associazione con le Istituzioni?

“La SIAARTI collabora attivamente con l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute per emanare buone pratiche cliniche e linee guida per garantire percorsi di sicurezza al paziente ricoverato e attende riscontro ritenendo di poter sedere e contribuire ai tavoli indicati per la gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.

Procedure e Linee Guida sono sicuramente necessarie per garantire la sicurezza del paziente in ospedale: basta la loro pubblicazione?

“Una volta messe a punto le procedure, è fondamentale, per la loro applicazione, un’adeguata formazione del personale coinvolto nel percorso di sicurezza. In questo ancora una volta la Società Scientifica rappresenta un volano e uno strumento fondamentale”.

Contatti

Prof. Antonino Giarratano

Professore Ordinario di Anestesiologia presso la Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Palermo, Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza e U.O.C. Anestesia e Rianimazione e Terapia del Dolore A.O.U.Policlinico “P. Giaccone“ di Palermo, Presidente della SIAARTI 2022/2024

Via del Vespro, 129 – 90127 Palermo

Mail: antonino.giarratano@unipa.it

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