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L’efficacia della chirurgia di Mohs per i tumori della pelle

Chirurgia di Mohs per il trattamento di carcinomi cutanei presso la Dermatologia di Vercelli

Originariamente ideata da Frederic Mohs nel 1932, è una tecnica molto diffusa negli Stati Uniti e da qualche decennio anche in alcuni centri europei. In Italia è stata introdotta alla fine degli anni 80 dal Professor Giorgio Leigheb (Novara), e dai Professori Antonello Tulli e Luigi Rusciani (Roma). Attualmente in Italia viene eseguita in pochi centri dermatologici tra cui la Struttura di Dermatologia dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli diretta dal Dottor Massimo Gattoni. La chirurgia di Mohs è una tecnica microtopografica utilizzata soprattutto per la terapia chirurgica dei carcinomi basocellulari situati in zone critiche del volto o per recidive. È il dottor Massimo Gattoni, a spiegarci in cosa consiste questa tecnica, quali sono i vantaggi nel suo utilizzo e come mai, ad oggi, è ancora così poco diffusa in Italia.

“Questa tecnica è utile per trattare diverse neoplasie cutanee ma trova la sua principale e migliore applicazione nel rimuovere i carcinomi basocellulari a margini indefiniti situati in alcune sedi critiche del volto: la piramide nasale, le regioni palpebrali, periorali, retro auricolari e pre auricolari. La tecnica, nata nel 1932 negli Stati Uniti, è oggi diffusa in tutto il mondo ed è presente da alcuni decenni in Italia dove, tuttavia, è ancora poco diffusa e utilizzata solo in alcuni Centri. Ciò è dovuto al fatto che, affinché possa essere applicata, è indispensabile una stretta collaborazione tra dermochirurgo e anatomopatologo anche per più giorni consecutivi. Al Sant’Andrea di Vercelli, grazie alla collaborazione con l’équipe di Anatomia Patologica guidata dal Prof. Guido Valente, possiamo utilizzare la tecnica per operare circa 80 casi selezionati all’anno tra gli oltre 800 interventi di asportazioni di neoplasie cutanee maligne che eseguiamo”.

In cosa consiste questa tecnica?

“L’intervento, che si esegue in anestesia locale, consiste nell’asportazione della neoplasia cutanea a 3 mm dai bordi visibili e nella suddivisione del frammento asportato in più frammenti che vengono numerati e colorati con appositi coloranti differenti. I frammenti ottenuti sono inviati al laboratorio di anatomia patologica e qui esaminati estemporaneamente; dopo circa una o due ore, durante le quali il paziente torna in camera di degenza, abbiamo l’esito istologico: se la neoplasia è stata totalmente rimossa si procede con la chiusura della breccia operatoria; se, invece, raggiunge un margine laterale o profondo, si procede con un allargamento o un approfondimento mirato della breccia operatoria, che può ripetersi anche più di una volta, fino a quando si arriva a una sicurezza istologica della rimozione completa del tumore. A questo punto si può procedere con la chiusura della breccia attraverso plastiche ricostruttive differenti a seconda dell’intervento.”

Quali sono i vantaggi rispetto alla chirurgia classica?

“Innanzitutto, questa tecnica è risolutiva nel 97-98% dei casi: la possibilità di recidiva dopo intervento di Mohs, infatti, è ridotta al 2-3% dei casi. In secondo luogo con un intervento di questo tipo viene asportata totalmente la lesione, con un risparmio di tessuto sano utile per la ricostruzione chirurgica”.

Esistono altri tipi di tumori della pelle che possono essere curati in questo modo?

“Sì, ad esempio il dermatofibrosarcoma, un tumore ad alta malignità locale, che, tuttavia, per le dimensioni importanti che raggiunge, richiede determinati approfondimenti immuno istochimici che necessitano una tecnica differita e non immediata. Il referto da parte dell’anatomopatologo viene comunicato dopo circa una settimana e quindi l’intervento viene ripreso per allargamenti, approfondimenti mirati o chiusura della breccia operatoria dopo tale periodo di tempo. Il successo, anche in questo caso, è però molto elevato: se senza questa tecnica le possibilità di recidiva si aggirano intorno al 20-30%, grazie alla tecnica di Mohs diminuiscono fino al 3%”.

Gattoni

Dott. Massimo Gattoni

Responsabile S.S.V.D. di Dermatologia Ospedale di Sant’Andrea

Corso Mario Abbiate 21 , 13100 Vercelli
Tel: 0161 593562 Email: derma.vercelli@aslvc.piemonte.it

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